Il mito del Suburbia diventato una English IPA
Bevi per ricordare. Lo slogan della Fabbrica Birra Perugia evoca tante suggestioni. Quelle legate ad una birra artigianale di qualità e al consumo consapevole, al ritorno sulla scena di un vecchio marchio del made in Italy, fondato nel 1875, riguardante uno dei primi birrifici importanti del Paese, ma anche il ricordo e il legame con tante storie del passato a cui la città si sente legata.
Nasce sotto questo segno la Suburbia, ormai etichetta affermata “Made in Birra Perugia”, in omaggio ad uno dei locali più esaltanti, originali e celebrati della scena punk – rock italiana. Un luogo magico, progettato e realizzato da un manipolo di appassionati nella periferia perugina a cavallo tra il 1980 e il 1986. Così importante da meritare un libro, dal titolo “Quelli del Suburbia”, con prefazione curata da Serena Dandini.
Tornando alla birra, c’è da dire che nasce nel 2014 come “collaboration” tra Birra Perugia e il celebre birraio Bruno Carilli (Toccalmatto). La ragione è semplice: anche se Carilli oggi vive e lavora in Emilia, non ha mai dimenticato le sue origini umbre e soprattutto le notti del Suburbia, durante gli anni dell’Università.
Ma che birra è la Suburbia? Un tributo ad un locale del genere non poteva che guardare alla scena brassicola britannica: una English IPA molto classica, con solo malto e luppolo inglese. Una birra straordinaria e ricca di fascino, dal sapore vintage e allo stesso tempo attuale. La decisa luppolatura, che dona sensazioni resinose e balsamiche, chiude il cerchio su questo affascinante tributo ad un locale incredibile. Un sogno londinese nella periferia umbra degli anni ’80.
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